leggere attentamente i manuali di istruzione degli strumenti utilizzati
prima di lasciare il laboratorio verificare sempre che tutti gli strumenti siano in sicurezza (check-list)
utilizzare elmetti, guanti e occhiali protettivi quando necessario
documentare tutte le operazioni eseguite sugli appositi log-book
delimitare le zone a rischio con l'apposita catenella bianco-rossa o con il nastro
qualora sia necessario accedere al laboratorio fuori dall'orario di apertura del dipartimento è obbligatorio essere in 2 e comunicarlo preventivamente al Preposto
non manomettere o rimuovere i dispositivi di sicurezza
lasciare libero l'accesso ai portelloni neri che costituiscono le uscite di sicurezza del laboratorio (non ingombrare il corridoio, non ostruire le porte, …)
lasciare libero l'accesso alle porte dei laboratori
non rimuovere le ringhiere del soppalco
utilizzare scarpe adatte (per esempio chiuse e senza tacco) per evitare incidenti sulle scale e come protezione da urti e piccoli sversamenti accidentali di liquidi criogenici
Persone di riferimento
Preposto per l'attività di ricerca e didattica: Marco Faverzani (tel. 2225)
In mancanza del preposto, delle attività in laboratorio risponde la persona più anziana (per esperienza): normalmente Elena Ferri (tel. 2354)
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione RSPP (Università di Milano-Bicocca): Francesca Peltrera (tel. 6109) (email servizio.prevenzione@unimib.it]
Numero verde per Call Center per la richiesta di interventi manutentivi 800.610.669 (solo Codice Rosso! ovvero per interventi da eseguirsi immediatamente perché la sicurezza delle persone o delle cose è a rischio.3)) pagina Unimib linee guida numero verde per richiedere interventi manutentivi rivolgersi a Marco Faverzani o Elena Ferri
in ogni caso non rientrare in laboratorio prima di aver verificato dal quadro all'esterno del laboratorio che il livello dell'ossigeno sia rientrato nella normalità (>20%) e non prima che sia spento l'allarme visivo posto all'esterno del laboratorio
non manomettere i sistemi di sicurezza:
non bypassare l'elettrovalvola che intercetta la linea dell'azoto gassoso
non danneggiare le capsule dei sensori dell'ossigeno esponendole a vapori di solventi o flussi di gas
segnalare immediatamente al preposto qualsiasi anomalia dei sensori dell'ossigeno
In caso di black-out
in caso di black-out, il sistema UPS (Uninterruptible Power Supply), grazie all'autonomia data dalle sue batterie, garantirà il funzionamento dei criostati, dei sensori per l'ossigeno, di alcune luci e di quant'altro è stato collegato ai quadri elettrici con targhetta rossa fino ad esaurimento delle batterie (il tempo effettivo dipende dal carico totale).
i computer sotto UPS faranno shutdown automaticamente dopo pochi minuti.
in caso di black-out il sistema di condizionamento e ricambio di aria 4) si ferma subito
terminata l'autonomia dell'UPS il sistema di rilevazione carenza ossigeno non è più attivo
in caso di black-out prolungato, se necessario, sfruttare il periodo di autonomia dato dall'UPS per mettere in sicurezza i sistemi criogenici e lasciare il laboratorio, altrimenti abbandonare subito il laboratorio
in ogni caso, terminata l'autonomia dell'UPS, abbandonare immediatamente il laboratorio